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Palermo



Giubileo Misericordia: le parole di Francesco e Giovanni Paolo II


Celebrando i Primi Vespri della Domenica della Divina Misericordia, Papa Francesco dà lettura e consegna la Bolla di indizione del Giubileo della Misericordia sottolineando il tema fondamentale del prossimo Anno Santo straordinario. Ad istituirla, S. Giovanni Paolo II nel 2000.

Un “secondo nome” dell’amore. Prese spunto dall’Enciclica ‘Dives in Misericordia’ del 1980 Papa Giovanni Paolo II, quando vent’anni dopo - il 30 aprile del 2000 - spiegò il senso della misericordia, canonizzando suor Faustina Kowalska:

“Attraverso il cuore di Cristo crocifisso la misericordia divina raggiunge gli uomini: ‘Figlia mia, dì che sono l'Amore e la Misericordia in persona’, chiederà Gesù a Suor Faustina. Questa misericordia Cristo effonde sull'umanità mediante l'invio dello Spirito che, nella Trinità, è la Persona-Amore”.

Karol Wojtyla invitò a cogliere l’aspetto “più profondo e tenero” dell’amore, cioè quella “sua attitudine a farsi carico di ogni bisogno, soprattutto nella sua immensa capacità di perdono”, di cui Faustina Kowalska, seguendo Cristo, si fece apostola. Legando alla suora polacca “la luce della divina misericordia” riconsegnata, attraverso il suo carisma, dal Signore al mondo, San Giovanni Paolo II esortò l’umanità ad accogliere “nel cenacolo della storia Cristo risorto”:

“E' importante allora che raccogliamo per intero il messaggio che ci viene dalla parola di Dio in questa seconda Domenica di Pasqua, che d'ora innanzi in tutta la Chiesa prenderà il nome di ‘Domenica della Divina Misericordia’”.

La misericordia, aggiunse ancora, “non perdona soltanto i peccati” ma “viene anche incontro a tutte le necessità degli uomini”: Gesù si è chinato “su ogni miseria umana, materiale e spirituale”. Così anche la Chiesa, testimone di misericordia. Lo ha sottolineato Papa Francesco che il 13 marzo scorso, celebrando la Penitenza in Basilica Vaticana, si è domandato come essa possa ”rendere più evidente” tale missione: è un cammino, ha spiegato, “che inizia con una conversione spirituale”. Invitando a compiere tale percorso, Francesco ha deciso di indire un Giubileo straordinario “che - ha aggiunto - abbia al suo centro la misericordia di Dio”. Sarà un Anno Santo della Misericordia, da vivere “alla luce della parola del Signore: ‘Siate misericordiosi come il Padre’”:

“Questo Anno Santo inizierà nella prossima solennità dell’Immacolata Concezione e si concluderà il 20 novembre del 2016, Domenica di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo e volto vivo della misericordia del Padre”.

Non dimentichiamo, ha proseguito il Pontefice, “che Dio perdona tutto e Dio perdona sempre”. L’invito è stato dunque a non stancarsi “di chiedere perdono”:

“Sono convinto che tutta la Chiesa, che ha tanto bisogno di ricevere misericordia, perché siamo peccatori, potrà trovare in questo Giubileo la gioia per riscoprire e rendere feconda la misericordia di Dio, con la quale tutti siamo chiamati a dare consolazione ad ogni uomo e ad ogni donna del nostro tempo”.

(Da Radio Vaticana)